Se una Commissione parlamentare (17 membri di 6 partiti diversi) decide all'unanimità contro l'introduzione del suicidio assistito negli ospedali e nelle case per anziani vuol dire che c'è stato un fattore imprevisto.
E in questo caso sostenuto con argomentazione liberale.
Sergio scrive:
"Qualche mese fa vi dissi che ero relatore (colui che scrive un rapporto commisionale) in Commissione sanitaria contro l'iniziativa parlamentare della collega Michela Delcò Petralli che chiede di introdurre il suicidio assistito negli ospedali e nelle case anziani.
In giugno dell'anno scorso ho assunto la posizione contraria a tale iniziativa e ho chiesto ufficialmente il ruolo di relatore contrario, allora anche di minoranza. La Commissione è composta da 17 membri di 6 partiti diversi.
Dopo mesi di discussioni, l'altro ieri, giovedì 25 febbraio la Commissione non solo ha sottoscritto il mio rapporto a maggioranza ma addirittura all'unanimità. Non è merito mio, ma un miracolo, o meglio l'opera dello Spirito Santo che per un momento ha illuminato le menti di chi doveva sottoscrivere. [...]
La mia sfida è stata di argomentare da liberale la problematica da diversi punti di vista, senza mai perdere la coscienza cristiana. Una sorta di ispirazione di fondo tratta dall' incrocio tra Umanesimo integrale di Maritain, Evangelium vitae di GP II, Lettere sul dolore di Mounier .
A me sarebbe bastata una riga di rapporto: non uccidere, quinto comandamento. Ma per fare un rapporto laico mi ci sono volute 35 pagine...:-)"