martedì 30 settembre 2014

Der Freihafen: quattro trasmissioni radiofoniche e l'aiuto allo studio per liceali il sabato. A Zurigo.

Cari amici,
darò prossimamente inizio a un'attività caritativa a Zurigo, dove abito da maggio dell'anno scorso.

In questo sito trovate i materiali della quattro trasmissioni radiofoniche con cui inviterò, complici nonni e genitori che ascoltano Radio Maria Deutschschweiz, gli studenti delle superiori a frequentare Der Freihafen.
Le trasmissioni avranno luogo il 14, 16, 17 e 18 ottobre prossimi, alle 14:00.
In seguito le metterò a disposizione sul blog del Freihafen.
Joseph Mallord William Turner Peace Burial At Sea 1842

"Der Freihafen" è la traduzione letterale di "Portofranco", un'esperienza nata a Milano nel 2000 grazie all'intuizione di don Giorgio Pontiggia, che la ricorda così:

"Avevo in mente una cosa, o meglio ancora, avevo una reazione e una specie di arrabbiatura, perché mi sembrava e mi sembra che i giovani di oggi non siano presi sul serio. Tutto quello che infatti si fa per i giovani di oggi, spendendo miliardi, è aiutarli nel loro tempo libero, nei loro passatempi. 
Questa constatazione mi ha fatto pensare che il vero aiuto che si dà a una persona non è ampliare il suo divertimento, ma condividere il bisogno che vive.  Allora mi sono detto:  Ma se noi dobbiamo aiutare i ragazzi, qual'è il punto in cui fanno più fatica, il bisogno che esprimono di più? La scuola. Di fronte a questo bisogno, spesso non si offre loro che un parco giochi."

Io non ho mai insegnato professionalmente, anche se le poche volte che mi è capitato di farlo mi ha dato grandissimo gusto. Ho però frequentato le scuole, in particolare il liceo e poi l'università e so per esperienza la fatica che occorre fare quando si è immersi in questa foresta di simboli senza nessun segno che indichi una via, e come la semplice presenza di un adulto, come il cambiamento di chiave armonica nella musica, cambiasse il modo di porre le questioni, ne aumentasse a dismisura la serietà e con ciò stesso facesse intravvedere il percorso da seguire. La semplice presenza di un adulto, che ci guardasse con simpatia e interesse.

La ragione per cui ho deciso di consacrare i miei sabati zurighesi ai ragazzi delle superiori è che non mi pare ci sia un altro modo per poter incontrre la realtà di questa città, la cui perfetta organizzazione esclude qualunque margine di imprevisto.
Anche gli sforamenti sono previsti, la vicenda del Platzspitz, che ho descritto qui me l'ha indicato con estrema chiarezza. Allora mi pare che solo un gesto interamente gratuito come la caritativa, così come l'ha concepita Giussani già nel 1961 può venirci in aiuto.
 Ida