venerdì 4 marzo 2016

Le cose che con Teresa non si negoziano. Appuntamento il 12 marzo a Lugano, il Ciani in viale Cattaneo.

Questa famiglia dal week end scorso ha una casa invece di un container.
Cos'è un container?
Un coso di metallo e cartone senza acqua, elettricità, riscaldamento. Ci stanno bene i topi perché è un filo più caldo che fuori e ci si trova da mangiare qualcosa.
Perché stavano in un container?
Perché 28 anni fa nel nord dell'Armenia c'è stato un terremoto, e da allora non hanno avuto altro.
E nessuno ha fatto niente?!
Certo, sono venuti molti giornalisti, molte ONG, molti politici. Hanno parlato, fotografato, dato qualcosa. Ma nessuno gli ha dato un'alternativa.
E gli armeni della diaspora?
Hanno dato fiumi di soldi, che però... non sono arrivati a destinazione, altrimenti si vedrebbe.
E poi cos'è successo?
È successo che Teresa se n'è accorta.
Come ha fatto?
Ha l'intelligenza della fede! La fede fa vedere cose che ci sono ma che tutti gli altri non riescono a vedere.
E poi Teresa cos'ha fatto?
Ha cominciato a portargli legna, vestiti, ha fatto a Natale una bellissima festa per i bambini. Poi ha cominciato a mandare fotografie ai suoi amici, agli amici degli amici (evviva Facebook!). Poi ha invitato a cena i suoi amici "normali" e il ristorante la cena l'ha offerta. I soldi raccolti sono serviti a comprare case, case, case per queste famiglie. Adesso si farà per lo stesso scopo un pranzo a Lugano, il sabato 12 marzo, nel Ciani in via Cattaneo, alle 13. Le donne armene di Lugano prepareranno manicaretti, si esporranno le ceramiche fatte Gyumri (il paese terremotato) e tutto il ricavato andrà a comprare case, case, case.
Parallelamente ci sarà una cena a Mosca, e se ne prevede una a New York.
E le famiglie?!
Certe non volevano che il loro container, una volta che si fossero trasferite, fosse raso al suolo.
E Teresa?!
Ha detto: queste cose con me non si negoziano.
cari saluti,
Ida

P.s. Teresa mi ha detto che la bambina alla fine del video prega il Padre Nostro piangendo. Purtroppo l'armeno...